PRIMAVERA ALLA SCUOLA DI MUSICA POPOLARE

19, 20, 21 marzo 2010
La Scuola di musica popolare saluta la primavera con tre nuovi eventi che, nello spirito della SMP, spaziano fra letteratura, musica e artigianato, nell’intento di valorizzare le eccellenze culturali del nostro territorio

[b][color=FF6600]VENERDì 19 MARZO
LA TERRA BRUCIATA DEL PASSATORE (edizioni DIABASIS)[/color][/b]

[b][color=FF6600]SABATO 20 MARZO
MASSIMO BUBOLA e IL CIRCOLO SOCIALE DEL LISCIO
ROMAGNA NOSTRA[/color][/b]

[b][color=FF6600]DOMENICA 21 MARZO
GIACOMO ROTATORI, ROBERTO BARTOLI
AMISCHA[/color][/b]

VENERDì 19 MARZO
SALA ARAMINI
Via Ghinozzi 3
Forlimpopoli
ore 20,30

LA TERRA BRUCIATA DEL PASSATORE
(edizioni DIABASIS)

Una Romagna da scoprire col fiato sospeso
Identità popolare: tra antiche storie e vicende ordinarie.

Intervengono:
Fabio Gavelli giornalista e saggista
Dino Mengozzi storico, Università di Urbino
Nell’occasione, inaugurazione della rinnovata Sala Aramini.

Verranno proposte letture e musiche a cura
della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli con Paola Sabbatani, M° Roberto Bartoli e Gigi Tartaull

Un killer che uccide con teatrali messinscene, la lotta politica che riaccende antiche passioni, una ronda spietata e sanguinaria che agisce nell’ombra. La Romagna esplode mentre sta per iniziare l’ennesima stagione turistica e salta in aria il consueto menù di divertimenti, movida notturna e cucina golosa.
Alla vigilia del referendum per decidere l’autonomia della Romagna dall’Emilia, uno sconosciuto travestito da Passatore, il brigante dell’Ottocento, elimina i militanti che si oppongono alla divisione regionale. La tensione va alle stelle sotto gli occhi di Lucetta, una fotoreporter alla ricerca di un fratello che credeva scomparso molti anni prima e che scopre potrebbe essere ancora vivo. Il suo disperato inseguimento si intreccia con la caccia al Passatore e deve fare i conti con un razzismo incombente, che rivela i lati oscuri dell’ex isola felice d’Italia, alle prese con le maschere del passato e i fantasmi del presente. fa emergere una Romagna incandescente, a tinte forti, di sapore felliniano, che diventa co-protagonista e non semplice sfondo, della catena di eventi.
Il profondo senso dell’amicizia e il desiderio di far luce sulla propria infanzia mutilata, animano Lucetta di una grande forza vitale. Coraggiosa e irriverente, abituata a cadere e a rialzarsi, si impone come una figura originale, capace di sollevarsi da una gioventù sofferta. Il suo obiettivo riesce a inquadrare ciò che agli altri sfugge.

Fabio Gavelli è nato a Cesena nel 1961. Giornalista del Resto del Carlino, è autore con Lorenzo Guadagnucci del saggio (Feltrinelli 2004).

Per l’occasione verrà inaugurata la nuova sala della Scuola di Musica Popolare

SABATO 20 MARZO
TEATRO “PETRELLA”
LONGIANO
ORE 21,00
MASSIMO BUBOLA e
IL CIRCOLO SOCIALE DEL LISCIO
ovvero
Paola Sabbatani
Stefano “CIUMA” Delvecchio
Marco Bartolini
Marco Tadolini
Luigi Tartaull
Pietro “Quinzan” Bandini
e band

presentano

ROMAGNA NOSTRA

I classici del liscio reinterpretati da Massimo Bubola

“Romagna nostra”: i classici del liscio reinterpretati in un album di sei brani da un maestro della canzone popolare italiana come Massimo Bubola. Da “Ciao mare” a “Polvere”, la musica da ballo diventa rock-folk contemporaneo.

Classici del liscio riveduti e “corretti” da Massimo Bubola & Circolo sociale del liscio. E’ “Romagna nostra”, un progetto culturale e discografico prodotto dal Mei (Meeting degli indipendenti) e sostenuto dall’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna guidato da Alberto Ronchi.
Il lavoro, attualmente in fase di ultimazione, è stato concepito nella primavera del 2009 da Giordano Sangiorgi, organizzatore del Mei, che l’ha condiviso con le principali case discografiche del liscio romagnolo, insieme alle realtà di recupero della tradizione della “musica delle aie” e con il cantautore Massimo Bubola.
Massimo Bubola, autore e compositore di tanti brani popolari e di successo che ha sempre dimostrato una grande attenzione alle letterature e alle musiche tradizionali di area italiana ed europea, ha quindi deciso la rivisitazione di alcuni classici del liscio tra cui “Romagna mia”, “Ciao mare”, “Un bès in biciclèta” e il tango “Polvere”. Completano il disco una versione da ballo della sua famosa “Il cielo d’Irlanda” e un nuovo brano composto sempre dallo stesso Bubola e dedicato alla figura epica del bandito romagnolo Stefano Pelloni, dal titolo “Son Passator Cortese”.
L’intenzione di Massimo Bubola fin dall’inizio è stata quella di miscelare questa musica da ballo ad altri generi anche internazionali sperimentati in 34 anni di carriera, riavvicinando il liscio alle sonorità più vicine al rock-folk contemporaneo .
Il disco di 6 brani, vedrà la partecipazione di alcuni rappresentativi artisti romagnoli di varie estrazioni, tra cui il leggendario Moreno Conficconi, Elena Cammarone della storica orchestra Castellina Pasi, Marco Bartolini, Luigi Tartaull e Marco Tadolini per la Scuola di musica popolare di Forlimpopoli, Stefano Ciuma Del Vecchio dei Bevano Est ed infine Pietro “Quinzan” Bandini, musicista, cantante e organizzatore de “La musica nelle aie”.

DOMENICA 21 MARZO
SALA ARAMINI
Via Ghinozzi 3
Forlimpopoli

ORE 16,00
Giacomo Rotatori
e Marco Tiranti, titolare della ditta
Euphonia – Fisarmoniche
presentano la nuova produzione

ORE 18,00
ROTATORI – BARTOLI

Presentazione nuovo cd
Amischa
Musicisti:
Giacomo Rotatori, fisarmonica
 Roberto Bartoli, contrabbasso
In questo lavoro discografico c’è alle spalle una grande passione: innanzitutto per la musica da camera del ‘900, e per il suono decisamente cameristico dell’insieme dei nostri due strumenti, dalle grandi possibilità espressive e dai timbri semplici, intensi e struggenti.
C’è poi passione per la cosiddetta contaminazione, l’arte di accostare e mischiare linguaggi diversi, che permette grande creatività liberandosi dalla rigidità della filologia fine a se stessa.
Abbiamo così giocato reinterpretando brani appartenenti alle letterature del contrabbasso e della fisarmonica, prendendoci la libertà di ripensarli e trasformarli in qualcosa d’altro, di diverso.
Abbiamo accostato Schurbin e Koussevitsky a odori di spezie ed arie popolari, mescolando sapori di musica ebraica e tzigana, francese e latina . Suoni di culture e mondi diversi sono così venuti in contatto tra loro, creando assieme un nuovo caleidoscopio di forme e colori e rafforzando la nostra convinzione che l’accostamento e l’incontro delle diversità non possa che produrre nuova ricchezza, culturale e non solo.
Buon ascolto,
  Roberto Bartoli , Giacomo Rotatori

Author: smp

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