SITAR E DI MUSICA DEL NORD INDIA (RAGA)

 

APERTO A TUTTI GLI STRUMENTI MELODICI E VOCE.

 

 

Il corso si prefigge di insegnare allo studente:

 

Tecniche esecutive

Concetto del Tala (ciclo ritmico)

Sistema di notazione indiano

Il repertorio dei Raga (modello melodico): regole, frasi tipiche, percorso melodico di base e sviluppo, composizioni tradizionali, struttura

Improvvisazione melodica e ritmica

 

IL SITAR

 

Il sitar è il cordofono più diffuso in India. La parola sitar è derivata dal persiano sehtar, che indica un liuto con tre corde (da seh=3, e tar=corda). Il sitar deriverebbe da questo strumento, ma Daniélou nota che i due strumenti sono molto diversi e avanza l’ipotesi che lo strumento sia l’evoluzine del tambur afghano, il quale presenta molte affinità col sitar. Secondo una tradizione non sostenuta da prove certe, il sitar sarebbe stato inventato dal grande musicista e poeta, di origine turca del XIV secolo, Amir Khusrau. Un’altra ipotesi, più probabile, la attribuisce ad un omonimo vissuto nel XVIII secolo.

Il sitar è un liuto con un lungo collo, fatto interamente di legno, tranne i risuonatori. Il risuonatore principale è una grande zucca che continua nel collo e nella tastiera. Un secondo risuonatore, più piccolo, è posto sotto la sommità del manico. Ha sette corde principali sotto le quali c’è un gruppo di corde di risonanza intonate sulla scala del raga.

La caratteristica principale dello strumento, oltre alla presenza di corde di risonanza, è la possibilità di suonare quattro o cinque note su un tasto tirando la corda, ciò permette di riprodurre le tecniche vocali, tipiche della musica indiana.

 

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