MEDITERRANEUM – 16° FESTIVAL DI MUSICA POPOLARE

[size=medium][color=990000]FORLIMPOPOLI 16° FESTIVAL DI MUSICA POPOLARE 27/28/29 AGOSTO 2010[/color][/size]

[size=x-large][color=FF3300]“MEDITERRANEUM”
Rotte di note su una nazione d’acqua[/color][/size]

ECCOLO FINALMENTE!
Il programma completo del Festival con concerti, film, conferenze, mostre cibo e tanti laboratori, a voi di giocare con noi
VI ASPETTIAMO

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presenta

XVI FESTIVAL DI MUSICA POPOLARE
25 – 26 – 27 – 28 – 29 AGOSTO 2010
ROCCA DI FORLIMPOPOLI

MEDITERRANEUM – Rotte di note su una nazione d’acqua[/color][/size]

Le “PERLE DEL MEDITERRANEO”

Nell’era della globalizzazione e dei sistemi di comunicazione immediati, parlare ancora di musica popolare e’ sempre più arduo.
Musica Popolare: un luogo dove un popolo appunto si identifica, si riconosce. Fino a settant’anni fa era semplice: un sardo riconosceva come “sua” la musica dei cori a tenores, il suono delle launeddas o i passi di un ballo tondo, così come per un romagnolo era difficile resistere al ballo dei tresconi e delle galope prima e delle polche e mazurche poi.
Solo per accennare a casa nostra, perché potremmo citare tutti i popoli, dai poli ai deserti, che hanno sempre conservato e riconosciuto le loro musiche come “loro”.
Oggi, senza dubbio, un comune ragazzotto forlimpopolese, sente più popolare una qualunque canzonetta di Arisa o della Pausini, o dei Tokio Hotel, piuttosto che una ninna nanna romagnola, della quale non conosce più né l’esistenza, né la funzione.
E il Mediterraneo? Esiste una musica mediterranea?
Venticinque anni fa, col nascere della nostra Scuola, molti di noi iniziarono a frequentare suonatori popolari e musicisti colti, che questa musica suonavano da sempre, o per eredità culturale di appartenenza o frutto di ricerche approfondite. Chi si sarebbe aspettato, che quella musica popolare, nascosta, sconosciuta, musealizzata, conservava ancora tante perle, splendide, magiche, di qualità sopraffina.
Imbattersi nelle processioni degli zampognari del monte Pollino, così come nelle antiche tradizioni del tarantismo sulle sponde italiche, ma anche in quell’incredibile crocevia di culture che l’intero bacino è sempre stato, è stato un aprire una finestra sul mondo, ancora ariosa e ben nitida. Dai pastori ai nuovi Bela Bartok, il Mediterraneo è un immensa fonte di musica che si incontra, si scontra, piange e grida ancora.
Oggi è un Mediterraneo inquinato, vilipeso, depredato da tutti e conteso da tutti. Lo è sempre stato, dalla furia di Lepanto, alle centinaia di carrozzoni che ogni giorno affondano carichi di emigranti disperati.
In questa situazione vi vogliamo presentare le perle, una serie di musicisti, arcaici e coltissimi messi assieme, uniti da un filo che tiene stretta questa preziosissima collana.
Sono grandi artisti, che la Radiotelevisione Tedesca Deutschlandfunk ha voluto unire in un progetto irripetibile, e che noi riusciamo, tra mille sforzi a presentarvi in Italia per la prima volta.
Certo in questi trent’anni fortunatamente molte cose sono cambiate; il folk revival, le mode world, etno, mille festival hanno fatto sì che artisti come questi non siano più solo conosciuti da dieci ricercatori al mondo (basti sapere che questo concerto è stato registrato e prodotto a Colonia per la SONY).
Un giusto tributo a personaggi come Ross Daly, Luigi Lai, Marco Ambrosini e a tutti i loro collaboratori, che ci dicono ancora che la grande arte della musica di qualità si trasmette in tanti modi, anche con una lira, con un pezzo di canna, con una pelle tesa su un vaso di terracotta, con una conchiglia.

(in caso di maltempo, gli spettacoli si terranno presso il Teatro Verdi).

Direzione artistica:
Marco Bartolini
Marco Tadolini
per Scuola di Musica Popolare Forlimpopoli

Info e programmi dettagliati: www.musicapopolare.net – www.bertinoromusica.it

Il festival è inserito nella programmazione del J.C.E. Network Festival
col supporto di Mat-Er e MuPop Network

PROGRAMMA

Aspettando il Festival – La musica al Cinema
Mercoledi 25, Giovedì 26 Agosto
in collaborazione con Arena Cinema Verdi – Gestione Vitali

La musica, linguaggio Universale? Già detto, già scritto.
La musica nel cinema? Necessaria come l’acqua alla vita.
La musica al cinema? Godimento puro per occhi e orecchie.
Mancano solo un sacchetto di lupini ed una gazzosa col laccetto per avvicinarsi, e di molto, alla felicità.

MERCOLEDÌ 25 AGOSTO
Arena Cinema Verdi
Piazza Fratti ore 21,15

I GATTI PERSIANI
http://www.igattipersiani.it/
Regia: Bahman Ghobadi; con Ashkan Koshanejad – Negar Shaghaghi – Anno 2010 (101 min)
Usciti da poco di prigione, due giovani musicisti, un uomo e una donna, decidono di formare una band. Setacciano il mondo underground della Teheran di oggi in cerca di altri musicisti. Siccome suonare in Iran è vietato, progettano di fuggire dalla loro esistenza clandestina e sognano di esibirsi in Europa. Ma senza soldi e senza passaporti non sarà facile.

GIOVEDÌ 26 AGOSTO
Arena Cinema Verdi
Piazza Fratti ore 21,15

IL CONCERTO
http://www.ilconcerto-ilfilm.it/
Regia: Radu Mihaileanu; con Alexeï Guskov – Dmitry Nazarov – Francois Berleand – Miou-Miou – Mélanie Laurent – Anno 2010 (119 min)
Un osannato direttore dell’orchestra Bolshoi di Mosca viene allontanato in epoca comunista per essersi rifiutato di licenziare i musicisti ebrei. Venticinque anni dopo l’uomo lavora ancora in teatro come custode e aiuta la moglie a movimentare finte manifestazioni d’orgoglio ex-comunista. Un giorno intercetta un invito per il teatro Chatelet di Parigi e decide di riscattarsi dalle umiliazioni con l’inganno, accettando l’ingaggio al posto dell’orchestra ufficiale. Riunisce così i vecchi compagni di concerto e qualche improbabile new entry.

VENERDì 27 AGOSTO
Rocca di Forlimpopoli
ore 21:00

Grecia, Magna Grecia, Isole: villani e pescatori
Raffinatezza e suggestioni antiche, le tante musiche, i tanti suoni, le tante voci delle coste mediterranee, presentate dai “leoni” della musica etnica di oggi. Dalla malìa della lira cretese all’allegria delle villanelle napoletane, i tanti ingredienti della musica mediterranea cucinati da cuochi d’eccezione.

Ore 21,00

Ensemble Oni Wytars (Germania/Austria/Inghilterra/Italia)
Crai crai crai, La musica alla corte di Napoli
Tarantelle, Villanelle, Frottole, Tammuriate, Recercadas: la musica che si suonava nel XVII secolo alla corte di Napoli – una varietà incredibile di ingredienti culturali al centro del Mediterraneo mescolati e combinati insieme in un esotico mix culturale divenuto unico nel suo genere

Belinda Sykes, canto, duduk
Peter Rabanser, canto, oud, gajda, duduk
Marco Ambrosini, nyckelharpa, pochette
Katharina Dustmann, zarb, bendir, davul
Michael Posch, flauti dolce e flauti di canna
Riccardo Delfino, arpa
info: http://www.oniwytars.de/

Ore 22,00
Ailanthus Quartet (Irlanda/Grecia/Spagna/Italia)
Se pur di origini Irlandesi, Ross Daly in realtà non rientra in nessun particolare stereotipo etnico dato che la sua vita è stata spesa in diverse parti del mondo e la sua casa negli ultimi 35 anni è l’isola di Creta in Grecia. Ross Daly, in età molto precoce, ha scoperto che la musica è stata, nelle sue stesse parole, “il linguaggio del mio dialogo con ciò che percepisco come sacro”. Con Ailanthus Quartet, porta a Forlimpopoli l’ennesima prova della sua capacità di coinvolgere artisti di formazione e cultura diverse e lontane nel riproporre con verve sempre nuova le originale le musiche delle terre che hanno generato i fondamenti della cultura Europea.
Ross Daly, lira cretese, tarhu
Carlo Rizzo, tamburello, riqq, canto
Efrén López, oud
Kelly Thoma, lira cretese
info:
http://www.rossdaly.gr/
http://www.myspace.com/carlorizzotamburello
www.efrenlopez.net/
http://www.rossdaly.gr/en/projects/43-kelly-thoma

SABATO 28 AGOSTO
Rocca di Forlimpopoli
ore 21:00

Mediterraneum (Germania/Austria/Inghilterra/Italia/Irlanda/Grecia/Spagna)
Mondi d’improvisazioni medioevali tra Oriente ed Occidente

Un progetto in collaborazione con la Radio Nazionale Tedesca Deutschlandfunk
e SONY MUSIC/Deutsche Harmonia Mundi
ESCLUSIVA!!! PRIMA ASSOLUTA IN ITALIA

“Diecimila fiumi vanno nel mare ma il mare non trabocca mai…“ le acque di Nilo e Tevere, le acque sorgenti del Caucaso, dei Balcani e i Pirenei, delle Alpi e dell’Atlante si uniscono nel mar mediterraneo. I romani lo chiamavano “mare nostrum“ ma appartiene a tutti i popoli che popolano le sue coste.
Nella coscienza delle generazioni antiche rappresentava il vero e proprio centro del mondo, dove si incrociavano le vie del commercio da nord a sud e da est a ovest, e dove i continenti Europa, Africa e Asia e le loro civiltà e religioni si incontrano.

Ensemble Oni Wytars presenta il suo nuovo progetto insieme a musicisti straordinari del mediterraneo:

“Mediterraneum“ – musiche dell’epoca bizantina e ottomana, brani strumentali del Trecento italiano e le “tracce“ che hanno lasciato nelle tradizioni musicali del sud d’Italia e nelle isole Sicilia e Sardegna. Canti dei pellegrini del Llibre Vermell catalano del XVI secolo, poesie travolgenti della antica Scuola Andalusa, romanze Sefardite e quello che sono diventati nei paesi balcanici dopo la diaspora ebraica nel 1500 e finalmente, suoni tradizionali contemporanei arabi, turchi e grechi.
Molte di queste tradizioni esistono da tanti secoli, Oni Wytars costruisce ponti “sonori“ che ci permettono di raggiungere questi mondi distanti. Le improvvisazioni virtuose dell’ensemble sono molto di più che un’immersione in un’epoca di liberazione delle strutture rigidissime della musica medioevale, ma ci portano ad ascoltare la musica antica da più vicino, per scoprire una grande libertà musicale che è nascosta fra le note d’uno spartito.

È una specie di esplorazione degli spazi sonori tra ieri ed oggi, tra vicino e lontano. Questo viaggio vuole modellare i suoni, lasciar andare immaginazioni ed emozioni, aprire orecchie e cuori, vuole evocare la varietà dei colori, profumi e sonorità del “mare nostrum“.

Ensemble Oni Wytars:
Belinda Sykes, canto, duduk
Peter Rabanser, canto, oud, gajda, duduk
Marco Ambrosini, nyckelharpa, pochette
Katharina Dustmann, zarb, bendir, davul
Michael Posch, flauti dolce e flauti di canna
Riccardo Delfino, arpa
Carlo Rizzo, tamburello, riqq, canto
Ross Daly, lira cretese, tarhu
Kelly Thoma, lira cretese
Efrén López, oud, citola
Luigi Lai, launeddas

info: http://www.oniwytars.de/

guarda l’intervista a Marco Ambrosini sulla produzione di MEDITERRANEUM e gusta un assaggio del Festival di Musica Popolare 2010

DOMENICA 29 AGOSTO
Rocca di Forlimpopoli
ore 21:00

In collaborazione con
MEI – Meeting degli Indipendenti
AIE D’ITALIA TOUR

38° Parallelo, Con i piedi piantati a terra, gli occhi rivolte al mare, le orecchie tese al futuro e le parole della gente sconosciuta che narra la storia

Terrae – Compagnia di Musiche Popolari (Sicilia)

Con gli occhi puntati a sud del 38° parallelo la “compagnia di musiche popolari Terrae”, proveniente dall’isola di Sicilia, riannoda idealmente i fili di una convivenza passata, esplorando la propria memoria al fine di metterla in relazione con altre culture e musiche del mediterraneo presente.
A Forlimpopoli presentano Unknown people, il loro nuovo album, un’unica storia corale, che attraversa 700 anni, raccontata dal punto di vista popolare. A narrare le vicende sono sempre direttamente i protagonisti, braccianti, bambini, rivoltosi, carcerati, pescatori… E trovano posto, in questa narrazione, anche episodi della storia europea come la guerra civile spagnola vista però con gli occhi di un combattente siciliano scappato dalla tirannia fascista.
Alle sonorità consolidate del quartetto composto da violino, contrabbasso, chitarra classica e percussioni si aggiungono elementi elettronici, chitarre elettriche e voci femminili che espandono i riferimenti sonori verso una possibile ridefinizione della “world music” in “musica popolare contemporanea”.
Musica applicata alle pratiche del sociale perchè pregna delle istanze memoriali e del futuro dei territori a sud. Musica che trasuda storia, memoria, tradizione, immaginazione, che costruisce terrae che indicano una via per il contemporaneo: un spettacolo denso di suggestioni antiche e di interpretazioni attuali, che porge riflessioni e coinvolge emozionalmente.

Cesare Frisina, violino, voce
Francesco Di Stasio, contrabasso, voce
Giorgio Rizzo, percussioni, ney, voce
Antonio Livoti, chitarra classica, plettri, voce
info: http://www.myspace.com/terraecompagnia
http://www.meiweb.it/news/?id_news=403

WORKSHOPS

ATTENZIONE, FORMULA APERTA
Iscrivendoti ad un corso potrai proseguirlo fino alla fine o passare liberamente ad un altro al termine di ogni giornata!!!!!

Troubadour o Trad?
Canzoni e balli occitani dal paese dei Catari
Docente: Peter Rabanser
27 / 28 Agosto dalle 10 alle 12 / 29 Agosto dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17

L’Occitano è la vera lingua della Francia meridionale, una lingua vera e propria che nel Medioevo si parlava dai Pirenei fino al Piemonte. Fu la lingua della poesia e dei Trovatori, poeti che nei loro canti erano talmente bravi ad usarla che furono chiamati anche “Jongleurs”, cioè giocolieri delle parole.  
Le loro poesie ebbero tanto successo che nel corso dei secoli alcune di loro si sono tramandate oralmente fino ad oggi, rivestite in canzoni nuove della tradizione folk del Langue d’Oc. 
In questo stage impareremo canti medioevali e tradizionali ad una e piú voci, danze strumentali e anche cantate.
Possono partecipare ogni tipo di strumenti medioevali o tradizionali. 
Una minima conoscenza della musica scritta è gradita.

Peter Rabanser – oud, chalumeau, cornamusa francese e bulgaro, voce
Da Innsbruck (Austria), dopo alcuni anni di chitarra classica si è specializzato in strumenti ad ancia dell’Est Europa, e strumenti a pizzico turchi e arabi oltre che nella ricerca sulla musica e le tradizioni dell’europea orientale. Nel 1983 ha fondato Oni Wytars con M. Ambrosini e da allora lavora come solista nel campo della musica antica e tradizionale con vari ensemble quali René Clemencic, Ensemble Unicorn, Accentus (A), “Katharco Consort” (D) e “Yalla Babo Express Orchestra” (“RUTH” worldmusic-Award 2004), esibendosi in Europa, Canada e Far-East.

Introduzione ad un’ipotesi di esecuzione odierna della musica del periodo medievale.
Docente: Marco Ambrosini
28 Agosto dalle 10 alle 12 / 29 Agosto dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17

Il tema di questo stage è la tematizzazione e la ricerca di una metodica di interpretazione di un repertorio di musica antica che si discosti dall’esperienza “museale” tipica di molte formazioni odierne. La musica antica vista come esperienza di musica viva, odierna, in trasformazione ed in evoluzione, come anche i suoi legami con la musica popolare attuale.
Sarà possibile partecipare con ogni tipo di strumento, preferibilmente (ma non tassativamente) “antico”.

Marco Ambrosini, dopo aver studiato violino e composizione ad Ancona a Pesaro, ha fondato nel 1983 l’ensemble Oni Wytars insieme a Peter Rabanser. È direttore didattico del progetto europeo CADENCE e del Seminario Europeo di Nyckelharpa. Attivo come solista nel campo della musica antica (tra cui il Clemencic Consort di Vienna) e in quella di avanguardia, è docente di musica antica presso l’accademia Burg Fürsteneck in Germania.

Arrangiare i canti medievali (particolarmente indicato per cantanti)
Docente: Belinda Sykes
27/28/29 Agosto dalle 10 alle 12

La musica medievale ha goduto, negli ultimi decenni, di una grande rinascita di interesse e, per renderla appetibile a delle moderne situazioni di spettacolo, è stato inevitabile creare tutta una serie di nuove modalità di esecuzione.
Durante questo workshop, Belinda vi guiderà in un lavoro volto a trasformare il più minimale dei materiali manoscritti in un prodotto accessibile al pubblico di oggi.
Coprirà, attraverso un percorso fatto di sessioni pratiche e discussione, i seguenti argomenti:
• Improvvisazione – Diverse modalità
• Esecuzione minimale o Ricco arrangiamento?
• Strumentazione / Orchestrazione / Arrangiamento dei brani
• Elementi di laboratorio vocale (sia per principianti che per cantanti esperti) di esplorazione delle tecniche di voce “naturale”

Nata a Londra, Belinda Sykes ha studiato oboe, oboe barocco e registrazione alla “Guildhall School of Music” (GB). Viaggiando in Ungheria, Bulgaria, Siria, Giordania, Israele, Marocco e India si è specializzata negli stile e nelle tecniche classiche e tradizionali di quei paesi.
Oltre a collaborare da anni con Oni Wytars, Belinda dirige dal 1990, l’Ensemble Joglaresa

Tecniche tradizionali e moderne dei tamburi a cornice
Docente: Carlo Rizzo
27/28Agosto dalle 10 alle 12 / 29 Agosto dalle 10 alle 12 dalle 15 alle 17

Vari aspetti ritmici sono introdotti e sviluppati durante questo seminario, grazie all’insegnamento delle seguenti tecniche:

La trasmissione orale del ritmo;
Le tecniche di base dei tamburi a cornice;
I ritmi tradizionali, l’improvvisazione, le tecniche contemporanee.
La scrittura musicale specifica ai tamburi a cornice.

La trasmissione orale del ritmo sarà basata sull’utilizzazione degli onomatopei. Servirà per la memorizzazione dei ritmi semplici, dei ritmi complessi, e dei cicli ritmici.

Insegnando le tecniche di base dei tamburi a cornice, C.Rizzo farà scoprire a gli allievi le differenti maniere che esistono per suonare questa famiglia di percussioni, alla quale appartengono il Tamburello e la Tammorra dell’Italia del sud, il Riqq dei Paesi Arabi, il Kanjira dell’India del sud, il Daf del Medio Oriente, il Pandeiro del Brasile, ecc.

I ritmi tradizionali, l’improvvisazione e le tecniche contemporanee, saranno presentate in modo da capire che, nonostante le loro apparenti fondamentali differenze, sono elementi musicali che possono fondersi assieme nell’invenzione ritmica. La ricerca dei diversi suoni che si possono ottenere, amplificherà le possibilità espressive.

La scrittura musicale specifica ai tamburi a cornice completerà le possibilità interpretative degli allievi.

Nel suo insieme, il seminario vuole sopratutto trasmettere l’entusiasmo per le percussioni a cornice e sviluppare la creatività ritmica attraverso un linguaggio che è essenzialmente attuale.

Carlo Rizzo, veneziano di nascita, oltre che un ottimo musicista è anche un abile artigiano. Molti dei suoi strumenti a percussione infatti li costruisce personalmente, un retaggio del suo apprendistato artistico; sua ambizione era infatti quella di diventare pittore, ma dopo essersi diplomato presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma (1979), scopre la tecnica del tamburello tradizionale italiano grazie ad Alfio Antico e più tardi la tecnica della tammorra napoletana grazie a Raffaele Inserra.
Sviluppa anche l’improvvisazione, approfondendo quest’Arte difficile grazie allo studio di specifiche tecniche ritmiche Orientali (musiche dell’India, dell’Iran e del Mondo Arabo).
Continua ad avere contatti importanti con la musica ed i musicisti italiani con i quali non ha mai cessato di collaborare: Enrico Rava, Gianluigi Trovesi; Rita Marcotulli; Lucilla Galeazzi; Ambrogio Sparagna; Luigi Cinque; Elena Ledda; Riccardo Tesi, Pino Minafra, Paolo Damiani, ecc.
Tra gli altri ha suonato e registrato anche con: Michael Riessler; Michel Portal; Louis Sclavis, Michel Godard e molti altri.

Tombak (Zarb)
Docente: Katharina Dustmann
28Agosto dalle 10 alle 12 / 29 Agosto dalle 10 alle 12 dalle 15 alle 17

Il tombak (anche Tonbak, Dombak, Donbak o Zarb), è un tamburo a calice ed il principale strumento a percussione nella musica classica persiana.
A dispetto delle somiglianze con altri strumenti della famiglia dei tambuti a calice, (come la Darabuka o l’afgano Zerbaghali) si distingue dai cugini per le marcate differenze nelle tecniche esecutive. Nelle moderne modalità infatti, tutte le dita sono utilizzate in maniera straordinariamente diversificata. Probabilmente le sillabe eponime Tom e bak corrispondono ai due suoni principali: il suono basso (tom) ed il suono alto (bak). La rullata (riz-e por) elemento tipico dell tecnica dello strumento è utilizzato spesso da altri musicisti di strumenti simili. Oggi il Tombak è utilizzato non solo per la rimica di un brano musicale ma grazie al suo suono estremamente “melodico”, è considerato al pari di qualsiasi altro strumento, fondamentale per la composizione di un brano musicale.
Il workshop tratterà delle tecniche classiche e originali, degli habitat e delle attitudini da adottare per suonare lo Zarb e di come affrontare alcuni ritmi Persiani.
Il workshop è indirizzato a principianti ed a coloro che vogliono approcciarsi a conoscenze di base sullo strumento ma anche a percussionisti che vogliono apprendere queste tecniche per trasferirle sui propri strumenti.
Si utilizzeranno musiche scritte ma si lavorerà anche su tecniche di trasmissione orale

Katharina Dustmann ha condotto una formazione specializzata in Percussioni orientali.
Ha studiato Percussioni classiche orientali (Zarb) presso Naser Reza Samani e Mehraver a Colonia e Tamburi a cornice con Glen Velez alla Bavarian Music Academy oltre che ovunque ci posse qualcosa da imparare

Il flauto magico
Docente: Michael Posch
27/28Agosto dalle 10 alle 12 / 29 Agosto dalle 10 alle 12 dalle 15 alle 17

Uno dei massimi esperti dell’utilizzo dello strumento nei repertori antichi propone un lavoro su tecniche, abbellimenti, metodica di interpretazione e improvvisazione per il flauto dolce nel mondo della musica antica.

Nato in Austria, Michael Posch studia registrazione al Conservatorio di Stato della Carinzia, alla Academy of Music and Performing Arts in Vienna ed alla Accademia di Musica di Trossingen con K. Boeke. E’ coautore di pubblicazioni sulla musica antica e si è esibito in concerti in tutta Europa oltre che a Mosca, Israele, Siria, Libano, Giordania, Marocco, Turchia, Canada, Taiwan e Iran.
Ha partecipato a diverse regitrazioni nonche trasmissioni e programmi televisivi tanto come solista quanto come membro di diversi ebsemble musicali fra i quali Accentus, Oni Wytars, Clemencic Consort, e Concentus Musicus con Nikolaus Harnoncourt
Dal 1991 dirige l’internazionale Unicorn Ensemble.
Ha diretto masters di registrazione ed ha tenuto corsi di registrazione e di musica antica presso il Conservatorio di Vienna dove è attualmente Direttore del Dipartimento di Musica Antica.

per iscrizioni contattateci al
+39 3383473990
musicapopolare@alice.it
http://www.bertinoromusica.it/laboratori.html

COSTO DEI WORKSHOP: 90 euro (comprensivi di ingresso ai concerti)

MOSTRE

Sala Mostre
Piazza Fratti
27/28/29 Agosto Dalle 20,00 alle 24,00
LEGNI, PELLI, CANNE E BUDELLI … LIUTAI IN MOSTRA
Esposizione di liuteria tradizionale e antica con gli strumenti di:
Walter Rizzo
Peter Rabanser
Ettore “Bani” Losini
Lino Mognaschi e la Scuola di Liuteria de “La Compagnia del Lorno” di Colorno (PR)

Centro Culturale Polivalente
Piazza Fratti
27/28/29 Agosto Dalle 20,00 alle 24,00
Mostra Fotografica
LA SCUOLA ED IL FESTIVAL DI MUSICA POPOLARE
XX anni ed oltre di Internazionalismo
A cura di Marco Tadolini

CONFERENZA
Sala Consiliare
Piazza Fratti
Sabato 28 Agosto Ore 20,00

Lino Mognaschi
Silver Plachesi
con la partecipazione di
Marco Ambrosini
Marco Bartolini

Presentano

VIELLA A TASTI – RICOSTRUZIONE DELLO STRUMENTO
Da un affresco di Taddeo Di Bartolo – Siena 1408

di Silver Plachesi
a cura della Scuola di Liuteria de “La Compagnia del Lorno” di Colorno (PR)

La Compagnia del Lorno” di Colorno (PR) è un Associazione culturale dedita alla promozione della musica nata nel Dicembre 1999 per iniziativa di Lino Mognaschi e Filippo Allodi. Fra le tante attività ha sviluppato la scuola di Liuteria che organizza corsi di liuteria per adulti e per ragazzi. All’interno di questi corsi, seguendo la guida del maestro Lino Mognaschi, vengono costruite ghironde, chitarre, dulcimer, violini, mandolini, ghironde, viole da gamba, clavicembali, organi, vielle, bouzouki irlandesi e altro.
La scuola di liuteria collabora con le scuole del territorio organizzando stage nei quali gli alunni possono costruire strumenti più o meno complessi (negli anni passati a Colorno hanno, fra l’altro, ricostruito gli strumenti raffigurati nel Battistero di Parma) e, quest’anno, grazie alla ricerca di un allievo del corso di Nyckelharpa forlimpopolese: Silver Plachesi, la “Nyckelharpa” italiana, la Viella a tasti raffigurata in un affresco di Taddeo di Bartolo del XV secolo a Siena.

IL CIBO

Ogni sera del Festival, a partire dalle 19,30
Sapori tipici “Frutta-Verdura & Prodotti Tipici consegnati a casa tua” www.sapori-tipici.it

propone i prodotti Bio a Km 0 della sua azienda ed
1 piatto tipico del Mediterraneo

27 Agosto: Strozzapreti alla pecorara
28 Agosto: Paella
29 Agosto: Cous Cous

Ingresso + menu Mediterraneum: 15 euro
(consigliabile prenotare scrivendo a: info@sapori-tipici.it o telefonando al: 347 3434388)

I PREZZI

PROIEZIONI DEL 25 E 26 AGOSTO:
Intero: 5 euro
Ridotto: 3 euro (iscritti organizzazioni aderenti convenzione AGIS, WWF, ACI, Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli, Associazione Giovanile Andrea Forlimpopoli, militari, ragazzi fino a 10 anni, anziani oltre il 60° anno di età, universitari)

CONCERTI DEL 26/27/28
Intero: 8 euro
Ridotto: 6 euro (Soci Scuola di Musica popolare, Khatawat, Casa del Cuculo, Fermento Etnico)
Abbonamenti (per le serate di concerto)
2 Serate: 12 euro
3 Serate: 14 euro

Ingresso + menu Mediterraneum: 15 euro

PROMOZIONE – METTI IN CIRCOLO CULTURA

In collaborazione con Cinema Teatro Verdi e Museo della Marineria di Cesenatico


Acquista un ingresso al Museo della Marineria di Cesenatico www.museomarineria.eu o al Cinema Verdi di Forlimpopoli http://www.cinemaverdi.it , e conserva il biglietto.
Presentandolo alla biglietteria del Festival di musica popolare avrai diritto ad un ingresso ridotto

Conserva il biglietto del Festival di Musica popolare, presentandolo alla biglietteria del Museo della Marineria di Cesenatico o al Cinema Verdi di Forlimpopoli avrai diritto ad un ingresso ridotto

in collaborazione con:
Scuola Musicale Dante Alighieri di Bertinoro
Officina_Idee – Forlimpopoli Didjin’Oz
Associazione Bruno Maderna
Cinema Teatro “Verdi” Forlimpopoli (Gestione Vitali)
Comune di Forlimpopoli
Associazione Gruppo Danza Forlimpopoli ASD
Cinema teatro Verdi – Gestione Vitali
Associazione Fermento Etnico
Musica nelle Aie
Mei Meeting Etichette Indipendenti
Museo della Marineria – Cesenatico

Author: smp

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