Taddei Aiko

Aiko Taddei
Docente di Arpa Celtica

Curriculum vitae ac studiorum

 

 

Aiko Taddei ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di sei anni sotto la guida di Lorena Chiarelli presso l’Istituto Musicale Sammarinese e ha proseguito gli studi con Massimo Pacifero. Al conseguimento della maturità linguistica presso il Liceo “G. Cesare-M. Valgimigli” di Rimini, dal 2010 ha intrapreso lo studio dell’arpa, nella classe di Romana Barioni presso L’Istituto Musicale Sammarinese. Nel 2013 ha vinto il Primo Premio al Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale organizzato dall’Ass. Culturale “”Le Note Sinfonie” di Castel Ritaldi (PG). L’anno successivo ha vinto il Secondo Premio ex-aequo (primo non assegnato) nella categoria Musica da Camera al Concorso di esecuzione musicale Città di Riccione con il trio d’arpe San Marino Harp Ensamble, formazione con cui ha partecipato a numerosi concerti e rassegne nazionali in svariate formazioni suonando l’arpa celtica e quella classica. Ha frequentato le Master Class dei Maestri Maria Luisa Rayan-Forero, Sasha Boldachev, Cormac de Barra, Marcela Mèndez, Viktor Hartobanu. Durante la sua formazione, ha superato per tre anni consecutivi la selezione interna per assegnazione di una borsa di studio.

Attualmente sta proseguendo gli studi di alta formazione musicale.

Arpa – breve profilo storico

L’arpa è uno strumento a corde pizzicate, dotata di sette pedali che regolano l’intonazione delle sette note diatoniche; base per creare formule di numerose scale musicali la cui struttura fu studiata per la prima volta nella Grecia Antica a seguito degli studi della scuola di Pitagora. Dell’arpa ci parlano, già molti secoli prima di Cristo, le pitture egiziane ed etrusche. Nella musica di tradizione essa comparve per la prima volta nell’Orfeo di Monteverdi e, inserendosi nella musica da camera, sinfonica e da concerto, raggiunse il suo aspetto definitivo all’inizio dell’Ottocento. Dopo il “Concerto per flauto e arpa” di Mozart, molti autori hanno composto musica per arpa fino all’inizio del Novecento, allorquando la sua sonorità ha mostrato di adattarsi perfettamente allo stile impressionista e neoclassicista di Debussy e Ravel. Parallelamente, strumenti affini all’Arpa classica con differenti caratteristiche tecniche, continuano ad essere molto diffusi nelle tradizioni musicali popolari di numerosi paesi in Europa e nel mondo. La rinascita dell’Arpa celtica, lo strumento per cui è pensato il programma della serata di Ferragosto, si inserisce nell’alveo di un rinnovato interesse per questo genere di repertori, al tempo stesso antichissimi e moderni.

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